I numeri lo certificano: questo Torino crea poco (ma con Mazzarri non faceva meglio). Longo rassicura: “Dobbiamo solo lavorarci su”
“Dobbiamo alzare l’indice di pericolositĂ ”, perchĂ© anche dai gol passa la salvezza del Torino. Moreno Longo aveva indicato la strada giĂ una settimana fa, alla vigilia della sfida contro il Parma. E, dopo essersi concentrato sui difetti di condizione atletica dei suoi giocatori, ha portato alla luce un altro dei problemi che affliggono i granata: la produzione offensiva. Le cinque sconfitte in fila accumulate dal Toro – che nel mezzo ha cambiato Mazzarri con il tecnico piemontese – sono fatte anche di numeri. Appena due gol segnati, quattordici occasioni da gol totali e altrettanti tiri in porta. Ma attenzione, come sempre, al trend: nelle ultime due, con Longo in panchina, i granata hanno creato appena tre opportunitĂ , una contro la Samp e due contro il Milan (fonte: statistiche Lega Serie A).
Il Torino e gli Expected Goals: una statistica per approfondire
Uno sguardo agli Expected Goals (xG) può aiutare ad approfondire il tema. Gli xG sono un coefficiente che traduce in cifre il potenziale offensivo di una squadra, calcolato sulla base di modelli probabilistici che tengono in considerazione la qualitĂ e la posizione di ogni tiro scagliato, il valore degli assist e altre variabili di contesto come il punteggio e il fattore campo – per approfondire, ecco un articolo utile. Aiutano a capire, insomma, quante reti una squadra avrebbe potuto segnare in una partita o in un momento di essa.
Ebbene, il Torino nelle ultime quattro partite ha sempre fatto registrare un valore xG inferiore a 1 (fonte: modello xG understat.com). Cioè Belotti e compagni non hanno mai creato abbastanza affinché, a livello di probabilità , si creassero i presupposti per segnare almeno un gol.
E questo alla luce della qualità e della quantità degli attacchi portati contro Atalanta (xG del Torino: 0,51), Lecce (0,89), Samp (0,6) e Milan (0,26). Il dato reale non è molto diverso: il solo Verdi, infatti, ha trovato la rete negli ultimi 360 minuti.
La ricetta di Longo: “Dobbiamo lavorare”
Longo, però, piĂą che preoccupato si è detto fiducioso: “E’ una cosa su cui dobbiamo lavorare, ma sono convinto che potremo vedere qualcosa di diverso in avanti”. Alla ricerca di miglioramenti al San Paolo. A partire dalla posizione di Belotti, che il tecnico vorrebbe piĂą vicino alla porta, per rompere il digiuno e dare al Toro i gol (e i punti) della tranquillitĂ .
ma scherziamo? ora è colpo di longo se la squadra voluta fortissimamente voluta da mazzarri..ora non segna e non tira in porta?
redazione?!!! che avete …il gd virus?
nonostante sia un amante delle statistiche…credo siano sufficienti le dita (neanche tutte!) di una sola mano…
Ma che bel risultato che abbiamo raggiunto in questo bel biennio! Straultimi in questa classifica (quella nel link). Applausi al tecnico artefice di questo successo, e al presidente che in lui ha creduto a oltranza!